La calma è la virtù dei forti, e con cama si ottiene tutto. Saggezza popolare antica e in quanto tale anche giusta. Di fatto il punto è raggiungere la calma, e soprattutto mantenerla anche nelle attività quotidiane. Con il termine calma intendo quello stato di serenità, tranquillità nel fare le cose, quell’approccio e atteggiamento serafico nei confronti della vita, non intendo la lentezza (che è spesso sintomo di un disaccordo o un’incomprensione).
Fare le cose tranquillamente e serenamente non genera stress, non crea attriti tra le persone e permette di mantenere la propria attenzione e consapevolezza ai massimi livelli, quando siamo calmi e tranquilli non cadiamo nelle trappole comportamentali, non veniamo sopraffatti ne tantomeno manipolati. Quindi essere calmi è “pericoloso” perchè mantiene vivo il senso critico e il proprio giudizio personale.
Se osservi, intorno a te sicuramente hai persone che hanno il talento di rendere tutto più complicato, critico e negativo di quello che è in realtà, sono i creatori di disastri inesistenti, gli untori del panico, quelli che ti mettono addosso l’ansia. Osserva con attenzione e nota come le persone che si circondano di confusione (spesso nascosta con operatività e impegni) riescano ad ottenere il loro risultato anche se non era proprio l’ottimale e prova ad osservare come siano considerate persone attive. In realtà si tratta di mediocri se non addirittura personalità soppressive, che non hanno trovato altro mezzo di espressione che non sia lo smuovere le acque e creare emergenze.
Il loro approccio nei confronti degli altri varia a seconda del rapporto che li lega, con i superiori sono vittime, tendono a far notare quanto siano impegnati a governare la confusione, con i pari-livello sono martiri, usano la lamentela sulla loro situazione critica e con i sottoposti sono direttivi, ordinano di essere aiutati (spesso in cose utili ad aumentare la confusione). Non utilizzano una comunicazione chiara e limpida (non ci sarà un chi fa cosa entro tal data) ma tendono a sottintendere e a far notare gli errori e non a portare l’attenzione verso i successi.
Unico sistema per non essere inglobati nel loro vortice è seguire il consiglio di Virgilio, “non ti curar di loro, guarda e passa” consiglio che diventa difficile applicare quando si è già nel vortice, eppure anche in quel caso basta fermarsi e osservare che si tratta di tanto rumore per nulla. Quindi riprendere lo stato di tranquillità e calma e fare quello che è giusto fare, anche fosse mandarli a quel paese.