I segreti del Low Cost

probabilmente una triste scelta di comunicazione

Quando si parla di low cost il concetto che per primo viene in mente, è il risparmio, seguito da un dubbio sulla qualità dei servizi e spesso dall’immagine di un aereo non proprio in ottimo stato di manutenzione. Questo stereotipo può rappresentare l’idea dei voli low cost, un fenomeno che ha avuto la forza di rivoluzionare la filiera del trasporto aereo. Tuttavia dietro questa immagine possiamo intravedere tecniche e strategie messe in atto per ottimizzare i costi e massimizzare i profitti. In fondo il sistema low cost non è altro che un modo per ottenere il fine di ogni impresa, ossia il profitto.

…vabbè io prenoto, tanto costa solo un centesimo di euro […] se poi non partiamo fa niente… (Low cost, bassi costi, alti stress. Viterbo: Stampa alternativa/Nuovi equilibri)

Frase comune, già sentita quando si parla di low cost. Infatti si considerano le linee aeree come rappresentanti principali del concetto di low cost, mentre low cost è un sistema economico che si può trovare in molti settori, dalle banche agli arredamenti, dalle assicurazioni alle catene di distribuzione di abbigliamento e di supermercati. Le caratteristiche principali di una gestione low cost sono l’ottimizzazione delle risorse e il taglio dei costi.
Tutto nasce dalla decisione strategica di portare il proprio prodotto o servizio a un numero sempre maggiore di clienti e utenti entrando in fasce di mercato diverse e non ancora sviluppate, un approccio rivoluzionario che vede coinvolte tutte le leve di marketing, dalla ristrutturazione del prodotto (e dei processi produttivi e organizzativi che lo creano), alle rilevanti riduzioni di prezzo, alla ricostruzione della distribuzione (che diventa più capillare e accessibile), a una promozione aggressiva e presente in più media possibili. Questo processo può avere inizio da fenomeni di liberalizzazione dei mercati, da innovazioni tecnologiche o semplicemente dalla necessità di crescita di alcune aziende operanti in settori di mercato chiusi o non più in crescita.
Sebbene low cost significhi costi bassi, non bisogna cadere nella trappola semantica e fraintenderne il significato con prezzi bassi (nel qual caso sarebbe low price); per costo s’intende un flusso economico associato a un evento commerciale (si sta parlando di gestione d’impresa), e non s’intende prezzo (ossia il valore di un bene o servizio espresso in moneta che varia in base alle dinamiche di domanda e offerta); ne consegue che il prezzo del bene o servizio potrà sostenere ribassi maggiori di quelli della concorrenza (potrà essere quindi più basso), e non viceversa. E’ anche vero che nell’accezione comune s’intende con low cost qualcosa di economico, e quindi anche questo malinteso diventa un mezzo per promuovere il prodotto efficacemente. Ci sono casi in cui società che pur applicando rigidamente una filosofia gestionale low cost, preferiscono non comunicarlo, per salvaguardare il posizionamento dei loro brand di prodotto, o per evitare di essere considerati poco affidabili, come nel caso di banche e assicurazioni.
…Pochi conoscono il corretto significato di «low cost». L’espressione «low cost» non si riferisce direttamente al prezzo del prodotto o del servizio ma a un modo nuovo e più efficiente di interpretare la produzione e la commercializzazione di beni e servizi, grazie al quale è possibile proporre sul mercato prezzi minori per i consumatori. Le principali ottimizzazioni che caratterizzano la filosofia produttiva low cost sono: l’adozione di business model innovativi, miglior gestione dei processi produttivi, utilizzo del canale e- business, efficiente gestione dei flussi informativi, efficiente gestione della catena della fornitura. Il low cost è oggi presente anche in campo finanziario, grazie alle banche dirette, che sono in grado di offrire i propri servizi finanziari senza l’ausilio di filiali, ma tramite canali automatici (come Internet e mobile Internet) e tramite call center, agenti e promotori finanziari. In Italia banca diretta è spesso considerata sinonimo di «banca online», perché Internet è il canale più utilizzato per erogare i servizi. Un conto corrente presso una banca online può costare fino al 90% in meno di un conto presso una banca tradizionale. (Redazione il Giornale. (2011, 11 7). Low cost significa efficienza – IlGiornale.it. Tratto il giorno 9 30, 2012 da Il Giornale)

Low cost significa soprattutto abbattere i costi sia diretti che indiretti,  operando su varie leve e non necessariamente solo nella qualità delle materie prime o nello sfruttamento della manodopera. Resta inteso che il principale effetto della gestione low cost è l’aumento del margine operativo lordo (MOL) e di conseguenza degli indicatori successivi come EBITDA, margine operativo netto (EBIT) e utile netto. La marginalità generata è quindi da considerarsi su tutto il sistema impresa.
Applicare le caratteristiche di un sistema low cost non è impossibile, probabilmente una piccola impresa non riuscirà a creare un gruppo che controlla tutta una filiera come Zara o IKEA, ma si possono studiare sistemi di collaborazione stretta come consorzi o compartecipazioni nel capitale che possono permettere anche alle PMI di avere un accesso facilitato alle materie prime. L’approccio marketing (ambiente, prodotto, prezzo, distribuzione e promozione) può essere sostenuto facilmente da ogni PMI, così come si può intervenire nell’organizzazione del lavoro dello staff per renderlo più produttivo e per tagliare gli sprechi.
Sono però le politiche di motivazione delle risorse umane e la cura che l’impresa dedica alla crescita del proprio capitale umano che possono permettere una reale razionalizzazione dei costi ed un costante sviluppo di ogni impresa, facendo sì che i propri dipendenti diventino i primi testimonial del brand aziendale.

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