Ultimamente pare sia tornata la moda degli incidenti in mare, e sfortuna vuole, che siano capitati a Costa Crociere; magari è solo una situazione dovuta all’esposizione mediatica, oppure si tratta solo di semplici sfortunate coincidenze. Tuttavia io non credo alle coincidenze, qualcosa sotto ci deve essere.
Non voglio dire che ci siano delle leggerezze nella gestione tecnica della flotta (a parte forse nel caso della concordia, ma la magistratura dirà) dico che qualcosa sta succedendo.
Negli ultimi anni il turismo italiano era stato salvato (in passeggeri e fatturato) dal boom delle crociere, la tradizione navale italiana era al suo culmine, tanto che Carnival acquistò Costa Crociere senza integrare la sua struttura con quelle della casa madre, anzi facendo di Costa la roccaforte europea del gruppo. Compagnia gestita da Manager di cultura anglosassone, crescita dei fatturati, navigazione verso posizioni di monopolio et voilà la crociera diventa una vacanza a disposizione di tutti. MSC segue la rotta e cresce anch’essa inesorabilmente.
Perchè sono cresciute? Proponevano un sogno, il lusso a portata di tutti, chiunque con meno di 1000 euro poteva sentirsi parte di un elite e vivere l’esperienza di essere ricco e di far parte del Jet set. Questo però poteva essere vero quando Costa era ancora in mano alla famiglia di armatori, non ora, dove la crociera è diventata l’industria dell’approssimazione volgare.
Nulla a che fare con il lusso che è l’opposto della volgarità (Coco Chanel), piuttosto un’industria ben organizzata che produce fatturato e soldi. L’attenzione quindi è caduta sull’apparire perdendo di vista i dettagli e l’esperienza, infatti venivano tollerati i “saluti” nei porti, le navi venivano progettate belle sberluscicanti per fare impressione, ma in fin dei conti non si trattava che di una finta vacanza elitaria, tant’è che non mi risulta che le crociere (Costa, MSC o altre) siano frequentate dal jet set.
Chiaro che il sistema crolla, diventa più importante incassare che dare qualità, apparire che essere ed ecco il collasso con la Concordia e con l’Allegra. Per curiosità ho fatto un giro sui commenti in Tripadvisor, e a parte quelli falsi lasciati dagli impiegati marketing delle compagnie, la maggior parte sono piuttosto negativi, parlano di delusione.
Come salvarsi dal collasso definitivo che appare all’orizzonte? semplice, tornando a fare il proprio lavoro, che è quello di armatori, non esibizionisti. Tornare a produrre crociere di qualità, abbandonare la ricerca dei fatturati altissimi, ma focalizzarsi sulla marginalità (quella si altissima) che un vero prodotto di lusso possa dare.
A volte mi sembra di essere ripetitivo, ma il turismo è l’industria delle esperienze e delle aspettative, e continuerà a crollare fino a che questo messaggio non venga fatto proprio da chi di turismo vive.