Quando si avvicinano i ponti di primavera si inizia a pensare alle vacanze, e inizia il pellegrinaggio tra web e agenzie (più web in realtà) alla ricerca del viaggio che più ci ispira.
Ma cosa si cerca in realtà?
Il processo di acquisto delle vacanze (parliamo di turismo leisure e il soggetto è il cliente viaggiatore) è cambiato, ma il cambiamento non è superficiale, si tratta di una drammatica rivoluzione che ha influenzato profondamente il mercato dei viaggi, tanto profondamente e velocemente che l’offerta non si è adattata andando verso un inevitabile declino. Chiunque abbia visitato la BIT (o altre fiere del turismo) recentemente ha potuto osservare con i propri occhi quanto l’offerta sia morta. Dico morta perchè l’impressione era quella di visitare un campo di battaglia con pochi e mutilati sopravissuti. A questa apocalisse non scampano gli enti del turismo, i consorzi e gli assessorati, realtà di interesse politico senza più fondi ne scopo, persi come sono nella distribuzione di informazioni (inutili e non aggiornate, superate dalla rete) e dall’illusione di “stimolare il mercato” con campagne banali e invisibili. Ma anche le imprese di intermediazione TO e ADV, oltre che di erogazione dei servizi, sono perse nel marasma, chiuse tra la potenza di fuoco dei colossi del web e dei concorrenti, una guerra dei poveri dove tutti non possono che soccombere.
Unico soggetto che guadagna è il cliente (la domanda, in un ottica di mercato), guadagna in prezzi che crollano ma raramente in soddisfazione sui servizi e soddisfacimento dei suoi bisogni. Già, il punto è quello, i bisogni. L’offerta resta ottusamente chiusa nel considerare il turismo come la vendita di prodotti geografici, o culturali, o artistici, o naturali, senza ricordare che un prodotto è quel bene (o servizio) che soddisfa un bisogno, e quindi non è il bisogno che si deve adattare al prodotto, ma tutto il contrario.
Quei pochi che si sono posti il problema hanno iniziato a cambiare la loro offerta e a considerare come accessorio quello che prima (e talvolta ancora) era considerato prodotto vero e proprio.
La scelta della vacanza leisure inizia con la ricerca di un’esperienza, un’emozione, questo è il bisogno. Se poi per avere l’emozione del relax devo prenotare un volo, un hotel un ristorante o un massaggio, non importa, perchè sono una serie di beni accessori e anche necessari al prodotto che cerco, quello che soddisfa il mio vero bisogno.
Parliamone!
D’accordo, il bisogno delle persone è quello di avere un’esperienza, un’emozione.
Aiutateci a fare dii villa Crespellani Architecture Experience, appunto un’esperienza capita e richiesta per quello che è.
Grazie
C
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