Se abbiamo visto che per scoprire “il mio tessoro” (detto anche “genius loci”, ossia quel valore unico e preziosissimo che potenzialmente

può diventare motivazione per una visita o un viaggio) è necessario affidarsi agli occhi di un estraneo esperto e professionista, il “tessoro” deve essere valorizzato e messo a reddito. Successivamente si costruisce un Piano che non deve necessariamente essere il “piano-forte” ossia il più forte piano possibile – c’è sempre tempo per migliorarlo attivando tutti i correttivi – basta che ci sia consapevolezza di quello che si vuole ottenere e delle azioni che sono necessarie per ottenerlo.
Proseguendo con l’esempio di Angera degli scorsi post vediamo che dopo aver identificato il genius loci si è cercato tra il mondo dei possibili utenti coloro i quali avessero caratteristiche personali e desideri che potessero essere allineate con quelle degli angeresi e con quanto Angera possa offrire. Questi target sono stati raggruppati, geograficamente e anagraficamente ma soprattutto per affinità di interessi, creando delle figure ideali e ipotetiche cui indirizzare i servizi, degli avatar o anche “personas”. Sembra ovvio ma sapendo per chi fare qualcosa diventa più semplice farlo e questo vale anche quando si costruiscono prodotti turistici che per loro intrinseca natura sono esperienze.

Ad ogni avatar si adattano uno o più prodotti con caratteristiche e canali di promo-commercializzazione definiti e costruiti proprio per l’avatar; quindi avremo un turista culturale cui proporre delle esperienze di scoperta storica, turisti enogastronomici cui far provare esperienze di carattere culinario e naturalisti cui far scoprire percorsi a contatto con la natura in montagna e sul lago.


Gli avatar o personas sono dei mezzi piuttosto comuni atti a identificare i propri target di riferimento e se ne possono trovare di tantissime declinazioni diverse. Quelli che porto come esempio identificano quelle nicchie elaborate dall’osservatorio sull’economia del turismo delle camere di commercio
Ultimo aspetto (ma fondamentale) è il fare squadra, coinvolgere tutti gli attori economici, sociali, culturali, pubblici e privati. Tutti gli Stakeholder (i portatori di interesse) giocano un ruolo fondamentale nella riuscita di un piano di marketing territoriale e nella creazione di prodotti turistici; non sono solo alberghi e agenzie viaggio, ma anche associazioni culturali, circoli sociali, pro loco, artigiani locali, associazioni sportive, commercianti… quasi fosse un orchestra. Probabilmente questa è la sfida più importante perché puramente politica quando con politica intendiamo quella gestione della polis (la cosa pubblica) che ci coinvolge tutti.